Bancarellablogger a Pontremoli - Due lettrici quasi perfette on the road

Questo post non sappiamo nemmeno da che parte iniziare a scriverlo: impossibile riversarci dentro tutte le emozioni provate, i visi osservati, le esperienze vissute. Possiamo solo tentare un banale resoconto emozionale, molto emozionale. D'altra parte i fatti si trovano sulla pagina della cultura di lunedì 17 luglio dei quotidiani, mentre le nostre giornate sono qui, ora, per chi avrà il piacere di leggerle. Vogliamo un po' confondere le acque parlando al plurale, perchè racconteremo alcune cose, ma non vogliamo svelare esattamente chi le ha pensate; se un po' ci conoscete lo capirete da soli.


L'avventura è iniziata il sabato mattina con il viaggio in treno fino a Parma dove Laura (La Libridinosa) ci ha recuperate con la sua Micra rossa, detta Crozza, siamo arrivate all'Hotel per prime e abbiamo poi accolto la Ropolo, ora Popolo, (Lettrice sulle nuvole), Cristina la Lungagnona (Leggere in Silenzio) che ha gli occhi da gatta ed è tanto aaaaaaaaltaaaaa (Lungagnona, appunto), Debbboracollacca (Scheggia tra le pagine) e il fidanzato Andrea (detto Sherpa). Mancava solo sua Maestà Anna (Appunti di una giovane reader) che era in trasferta con l'intera famiglia in una struttura poco distante. Giusto il tempo di fare quattro chiacchiere che è arrivato un ciclone rosso, rispondente al nome di Amanda (libraia, membro del Direttivo del'Associazione dei Librai Indipendenti nonchè colei che ha fortemente voluto e creato il progetto #bancarellablogger) la quale ci aggiorna sugli impegni della serata. Parteciperemo ad una cena a Montereggio, città dei librai. Una cena particolarissima che si svolge in piazza con degustazione di piatti tipici della Lunigiana (i testaroli con il pesto la fanno da padrone) e che da tradizione si conclude con l'assaggio di gorgonzola con le pesche sciroppate fatte in casa sulla terrazza di casa Lazzarelli, altro membro del Direttivo nonchè impeccabile padrone di casa.

Partiamo quindi per Montereggio e ci troviamo di fronte ad uno scenario inedito: un paese abbarbicato dove sembra che il tempo si sia fermato, con vista mozzafiato e la sensazione di essere dentro uno di quei libri che leggiamo. Amanda ci presenta famiglie importanti di librai, librai da generazioni come i Tarantola. La sensazione è quella di respirare l'aria di un ambiente particolare e affascinante. A noi interessano i libri e l'editoria e una cena a Cinecittà o a Hollywood non avrebbe avuto la stessa presa.


Alla cena oltre ai librai, agli autori Matteo Strukul e Valeria Benatti (che è una donna che emana eleganza e bellezza ad ogni gesto e sguardo) fa la sua comparsa un importante editore, Raffaello Avanzini, ossia Mister Newton. Alla fine lui avrà pensato che lo snobbavamo, ma in realtà eravamo (parliamo per noi due) un pochino intimidite dalla sua aria seria e da quell'aura di potere che lo circondava. E' vero che non leggiamo molti Newton, ma che possiamo farci se i nostri gusti sono quelli che si deducono dalle recensioni e che non sempre corrispondono alle loro pubblicazioni? Eccezion fatta per qualche titolo tra cui la saga dei Medici, siamo un pochino ritrose, ma... Ma? Beh, Mr. Avanzini resta sicuramente l'uomo del mistero, il candidato ideale per impersonare il protagonista di uno di quei romance che la sua casa editrice pubblica. Ha il potere e sicuramente una vita piena di impegni e di contrattempi che contraddistinguono un uomo di successo. Una cosa però gli manca, o meglio gli mancava sabato sera. Cosa, vi chiederete. Forse solo un sorriso. ;-) O forse noi non l'abbiamo colto, durante quella serata, e tutto ciò infittisce il mistero che aleggia intorno al personaggio. (Qui la Popolo avrà già iniziato a fare paragoni con uno dei millemila romance che lei legge - perché lei li legge i Newton, pure tanti!)
La serata si è conclusa molto tardi, dopo che una di noi due ha aperto una sessione di brainstorming con lo  Sherpa per capire a cosa servissero le forchettine sul tavolo del gorgonzola, visto che andava spalmato sul pane, conclusosi con un "T'oho detto io che nun serviveno a 'n c...!". Siamo rientrate alla base in allegria: l'atmosfera era quella da gita scolastica e si era instaurata una complicità tra di noi fatta di interessi in comune, di risate e di scambio nella quale lo Sherpa, il fidanzato di Deborah che ormai ha perso il nome, si è inserito con naturalezza rappresentando un valore aggiunto, quel tocco maschile che ci mancava e un braccio sempre pronto a sostenerci durante le scarpinate su e giù per le salite di Mulazzo.

Al mattino è stato bello ritrovarci per la colazione e riprendere a parlare di libri e libri, davanti a tazze di caffè che alla Popolo non bastava mai, succo di arancia che sempre lei, la Popolo, non ha saputo dividere in parti eque constringendo il povero albergatore a portarcene una caraffa aggiuntiva e croissant grondanti burro. La meta è stata subito decisa: tutte a Pontremoli!  A qualcuna di noi non pareva vero: Pontremoli figura infatti in uno dei libri più belli degli ultimi anni, "Chi manda le onde" di Fabio Genovesi! Una delle protagoniste del romanzo, Luna, vi ci si fa accompagnare dalla madre insieme ad una sgangherata compagnia (quasi uguale alla nostra!) per vedere il Museo delle statue stele. Sempre la blogger succitata (ma chissà mai chi di noi due sarà? Questo è un mistero ancor più fitto del sorriso di Mr.Newton) si è molto stupita che non tutti i pontremolesi sapessero di essere stati omaggiati in tal modo da Genovesi e ha pubblicizzato detto libro nell'ordine: in edicola, al museo, in pasticceria, in cartoleria fino a quando l'altra blogger non le ha intimato di stare zitta, prima che arrivassero dei gentil signori di verde abbigliati, scesi da una carrozza bianca con delle lucine lampeggianti sul tettuccio a caricarla immantinente per un TSO d'urgenza. Allora la blogger in questione è tornata al tempo presente, mentre l'altra ha avuto un attacco di panico quando ha visto un palco in piazza e ha realizzato che ci sarebbe dovuta salire la sera stessa, iniziando a progettare un piano di fuga, prontamente sventato dalla blogger capa, Laura che con un dolcissimo ringhio l'ha spedita a cuccia al suono di "Qua la faccia ce la metto io, respira e cammina, op op!". Quando si è felici il tempo passa in fretta e si era già fatta l'ora di pranzo.

Nel pomeriggio ci siamo ritrovate tutte in una delle camere per un confronto, per sostenerci a vicenda, asciugarci il sudore che ci imperlava la fronte e leggere le une davanti alle altre i brevi pezzi preparati con il pensiero ansioso rivolto al presentatore della serata: Dario Vergassola! La sfida era particolarmente difficile, conoscendo la sua implacabile ironia. Dove avrebbe colpito? L'altezza di Cristina? Il nome del blog di Laura? La  devozione di Lea verso il libro dell'autore coreano? L'accento romano di Debbbbbborah? La verde età della Bacci? Un'enorme incongnita alla quale non sapevamo come prepararci, ma per noi era importante far passare il nostro amore per i libri, il nostro entusiasmo e rendere fiera Amanda che tanto aveva investito su questo progetto e quindi su di noi. Il pensiero che ci univa tutte era "Amanda, faremo del nostro meglio per renderti fiera" anche perché ci sembrava il modo migliore per ripagarla dell'enorme fiducia che ci aveva concesso. Dopo varie sessioni di trucco e parrucco, varie perché alcune di noi necessitavano solo di un lieve tocco, altre di un restauro in piena regola (il primo che azzarda un nome si guardi le spalle), condite da un "friccicore" allo stomaco in veloce aumento (forse non era solo emozione, forse erano i testaroli mangiati per la seconda volta a pranzo che cercavano di impossessarsi di noi), il momento era giunto: tutte svettanti sui nostri tacchi (a quel punto di Cristina abbiamo potuto ammirare solo la cintura del vestitino che cadeva giusta ad altezza occhi) e ci siamo dirette alla presentazione facendo gli scongiuri, con diversi gradi di panico, dissimulato nel sorriso.


A Pontremoli ci attendevano il nostro capitano Amanda, la piazza, la confusione, Vergassola che ci comunicava la scaletta e accanto a lui una presentatrice bella ed eterea, Manuela Arrighi. E gli autori! Lorenzo Marone che abbiamo rivisto con piacere, Cristina Caboni sempre gentile e sorridente, Valeria Benatti piena di verve, Alessandro Barbaglia giovane e mai a corto di parole (con due occhi che paiono due acquamarine), Matteo Strukul evidentemente emozionato e Jung-Myung Lee con l'aria mite di un uomo che cela grandi pensieri insieme a Benedetta Merlini, la sua interprete nonché traduttrice del libro.  E poco prima di iniziare cosa succede? Tra il pubblico compare Fabio Genovesi. Una di noi è rimasta stecchita e convinta del potere magico delle statue stele....ma non c'era tempo e la serata doveva iniziare. Ognuna di noi doveva presentare un libro e poi chiamare l'autore sul palco e a quel punto Vergassola l'avrebbe intervistato. Stefania ha presentato "Magari domani resto" di Lorenzo Marone e Lea "La guardia, il poeta e l'investigatore di Jung-Myung Lee. Non avremmo potuto essere più fortunate perché ad ognuna è toccato in sorte il proprio libro bancarella del cuore e si sa che per far passare una suggestione alla base deve esserci una grande, vera, intensa emozione.
Ognuna di noi aveva un autore assegnato: la Popolo con Cristina Caboni, Anna Rita con Valeria Benatti, Scheggia con Alessandro Barbaglia e Cristina con Matteo Strukul, a Laura invece il compito di aprire le nostre, per così dire, performances spiegando come è nato e si è articolato il progetto; dopodiché  ci siamo potute godere la serata in relax.


Cosa curiosa di questo premio è che a finalisti e pubblico venga consegnata una scheda sulla quale poter segnare il conteggio dei voti ed è veramente fantastico vedere salire la tensione, scandita titolo dopo titolo, direttamente sui volti dei finalisti. C'era chi sorrideva, chi era teso, chi come Lee offriva la propria giacca ad una infreddolita Caboni, chi aveva il fan club al seguito e infine chi stava vincendo che con grande controllo e compostezza non ha mai lasciato intuire la propria meritata soddisfazione per rispetto degli altri. Ve lo diciamo: ha vinto Matteo Strukul con I Medici: una dinastia al potere! Mr Newton ha avuto un altro successo da annoverare nel suo carnet già ricco! E qui il sorriso è finalmente spuntato sul suo volto a beneficio di tutti i presenti.
E noi? Tutte felici e pronte ad andare al buffet di gala che segue la proclamazione e che per tradizione viene offerto sempre dal vincitore. E finalmente è stato il momento delle chiacchiere rilassate, delle risate (di nuovo), del bicchiere di prosecco, del dolce e del giro di presentazioni. In un girotondo di visi alle due lettrici si sono impresse nella retina fotogrammi: Lee che faceva un regalo a tutti i finalisti e al sindaco (clic), Barbaglia ugualmente scintillante di eccitazione (clic), la Benatti ironica e bellissima (clic), un Vergassola appassionato di libri più di noi che ci fa promettere di leggere "La città dei ladri" (una promessa è una promessa Dario) e Amanda con la sua capigliatura di fuoco che, finalmente tranquilla, ci presenta ad altri librai e addetti stampa. Era il paradiso? Non lo sappiamo, ma è stata sicuramente una delle esperienze più emozionanti vissute finora.
Poi la mattina abbiamo ritrovato sui volti assonnati le une delle altre la stessa meraviglia, ma era già il tempo dei saluti, non prima di un nuovo giro di brioche, succo (già presente in doppia brocca sul tavolo) e giri di caffé e cappuccini (la Popolo ha vinto a mani basse di nuovo).
 
Cosa resta? Una grande nostalgia ed un'intima soddisfazione. La conferma che i libri instaurino legami e li cementino. Resta il ricordo degli occhi teneri con i quali Andrea guardava Deborah, ricambiato, la forza di Laura che non ha perso un colpo nel tenerci tutte al giusto grado di tensione, la paresi che coglie Chiara Popolo, la semplicità innata e la simpatia di Cristina, la regalità di Anna Rita. Resta il piacere di sentire i brividi di freddo, quello vero, quando cala la sera, mentre a casa ci sciogliamo anche a notte fonda, e la magia di Pontremoli che quando ti entra sottopelle non ti abbandona più. Citando la nostra Scheggia con quello che ormai è diventato a pieno titolo il nostro motto, a Pontremoli "Se sta 'na crema!". Ci siamo sentite parte di una famiglia e abbiamo avuto  la conferma che la vita disegna meglio di chiunque (cit.). Forse ci saranno altre occasioni, nuovi progetti, ma quello che abbiamo vissuto in questi giorni rimarrà unico e indelebile nei nostri cuori.
Un'ultima cosa: tra noi #bancarellablogger c'è stata una votazione pre-finale, per eleggere il romanzo che più ci ha emozionati tra quelli in gara. Il nostro premio S-Bancarella, se lo aggiudica quindi
 "Magari domani resto" di Lorenzo Marone edito da Feltrinelli
con una menzione d'onore al romanzo che rimarrà fra i caposaldi della letteratura, "La guardia il poeta e l'investigatore" di Jung-Myung Lee edito da Sellerio.

Prima di concludere con questi vaneggiamenti, ci teniamo ad esprimere la nostra riconoscenza alle persone che ci hanno dato fiducia e ci hanno permesso di vivere questa esperienza: la Fondazione Città del Libro, l'Unione dei Librai del Bancarella e l'Unione dei Librai Pontremolesi.
Un abbraccio e un ringraziamento per tutto il lavoro svolto insieme a noi a chi non è potuto essere fisicamente presente in quel di Pontremoli pur essendo nella squadra dei #bancarellablogger: Laura  de La biblioteca di Eliza , Grazia de La spacciatrice di Libri e Michele di Mr.Ink - Diario di una dipendenza .
Se avete piacere di vedere il reportage completo della serata, ad opera del bravo fotografo Lorenzo Barsotti, trovate tutte le foto a questo link
Concludiamo qui perché vi abbiamo tediati oltre ogni limite, tanto da pensare di creare dei capitoli con annesso indice, e vi diamo appuntamento a presto, con recensioni e novità varie.




Commenti

  1. Grazie fanciulle, ora mi pare di aver vissuto anche io un po' della magia di quelle serate :) Continuate così!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Tessa, in quei due giorni ti ho pensata e quindi era come se ci fossi anche tu.
      Lea

      Elimina
  2. belle brave ed all'altezza della situazione. non potevate far di meglio!

    RispondiElimina
  3. Tu parli di mr newton, ma è una delle editrici più apprezzate da strukul! È che hanno troppo di ogni genere :+)
    Ancora grazie a voi bancarella!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamo che ora la nostra considerazione per la Newton è salita di molto!

      Elimina
  4. Ehm... a che ora parte il treno per Parma?

    RispondiElimina
  5. Io sono già in viaggio, sto tornando, troppa mancanza! E sto portando caffè e sfoggiando paresi

    RispondiElimina
  6. Letto il post tutto d'un fiato! È come essere stata li con voi.. che bella esperienza emozionante! Vi adoro!!!! E sul palco siete state splendide 😗

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Lidia. Se ci ripenso mi tremano ancora le ginocchia. bacio da lea

      Elimina
  7. Bellissimo resoconto ragazze! E date retta a Vergassola: La città dei ladri vale davvero la pena di essere letto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Nadia! Ci aveva già convinte lui, tu ci stai dando conferma. Un abbraccio

      Elimina
  8. La città dei ladri l'ho messo in WL grazie a Vergassola. Sono stati dei giorni indimenticabili, grazie per le bellissime parole. Mi mancate tutte!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Manchi tanto anche tu! Come dire: insieme "se sta 'na crema!"
      Bacioni

      Elimina

Posta un commento